martedì 29 gennaio 2019

L'ABITUDINE ALLA MEDIOCRITA'

Stare in piedi è qualcosa che facciamo abitualmente,
senza pensarci.
Non ci soffermiamo a sentire il corpo e le sue tensioni,
la sua stabilità e le sue insicurezze.
Allo stesso modo affrontiamo la vita
stando in piedi per abitudine
recuperando l'equilibrio automaticamente
e muovendoci in fretta.
Rallentare è difficile perchè se lo facessimo
potremmo renderci conto che
non siamo più capaci di stare a piedi uniti
o di compiere anche solo un piccolo passo lentamente.
Saltiamo da un posto all'altro senza fermarci
per non sentire, per non ascoltare
che a volte il terreno ci manca da sotto i piedi
 e che a volte non sappiamo bene dove andare.
L'abitudine alla mediocrità
è la più grande illusione di stabilità
a cui possiamo tendere.

www.ildiamantearcobaleno.com


Foto Donatella Coda Zabetta
Reggia di Venaria Reale



martedì 22 gennaio 2019

CORPI PIETRIFICATI

Corpi pietrificati
si muovono frenetici
inconsapevoli di loro stessi.
Si appesantiscono,
si ancorano ai loro posti sicuri
li difendono da altri corpi sempre più ingombranti.
Lo spazio è potere
e il tempo è denaro.
La massificazione delle coscienze
in un informe delirio collettivo
si inalbera.
Le maglie dell'antica rete
si spezzano, si sfilacciano, si disgregano
creando vuoti d'anima.
Corpi pietrificati
si muovono frenetici
inconsapevoli di loro stessi.




sabato 12 gennaio 2019

UNA SANA RISATA

Mi ascolto:
c'è poco spazio per la leggerezza in me.
Mi guardo intorno:
vedo la stessa serietà nei tanti volti che quotidianamento incontro.
Raramente si osservano sorrisi,
si ode il fragrore di una sana risata,
di quelle da lacrime agli occhi, contagiose.
Il nostro corpo ha fatto della tensione il suo abito in bianco e nero,
della rigidità il suo cappello a strisce.
Nei nostri passi affrettati non ci sono sfumature di colore,
nei nostri comportamenti e nelle nostre corazze 
ci sono spine.
Si sono perse le rose.
Anche i bambini hanno smesso di ridere di gusto con l'età:
la serietà del mondo adulto mette le sue radici precocemente.
E quando osservi il sorriso sdentato di un neonato
gli occhi ricordano quello che la bocca ha dimenticato
e ti perdi in esso.
Ti lasci andare alla bellezza del cuore,
pronunci paroline dolci e ricambi quel sorriso.
E' un attimo.
Un attimo di libertà.
Ti rendi conto che,
 camminando nella vita,
ti sei rinchiuso in una prigione di serietà, giudizi, controllo.
Hai le chiavi in tasca,
ma hai paura ad aprire la porta della tua prigione
perchè potresti ridere a crepapelle,
ma anche piangere senza smettere mai.
Hai le chiavi in tasca
e il terrore di essere libero.








lunedì 7 gennaio 2019

IL CORPO

Ascolto il mio corpo.
La sua stanchezza e la sua forza
in equilibrio.
Imparo a fermarmi.
Ascolto il mio corpo.
La sua pesantezza e la sua energia
in equilibrio.
Imparo ad alimentarmi.
Ascolto il mio corpo.
Il suo bisogno di contatto.
Imparo ad accogliere e donare amore.
Ascolto il mio corpo.
Lui mi parla di me.
Imparo a conoscermi.