lunedì 3 agosto 2020

I CONFINI DEL CORPO

Quali sono i confini del corpo fisico? 

Un metro di distanza, il suo peso, la sua capacità di espandersi o di contrarsi, il suo ruolo, la sua immagine, i suoi bisogni fisiologici, i suoi bisogni non fisiologici...
Le risposte possono essere infinite e dipendono dal nostro modo di osservare noi stessi e gli altri.
Possiamo essere centrati e in equilibrio o completamente decentrati oppure possiamo identificarci con qualsiasi sfumatura situata tra gli estremi della nostra bilancia interiore.
Mettere d'accordo la nostra parte sinistra con la nostra parte destra senza propendere per alcuna richiede uno sforzo non indifferente.  Un po' come quando accostiamo i piedi e chiudiamo gli occhi mantenendo una postura eretta: se prestiamo attenzione al sentire ci accorgeremo di quanto il nostro equilibrio sia vulnerabile. E mi riferisco al semplice fatto di aver i piedi ben radicati a terra nella dimensione spazio-temporale di appartenenza.
Tutt'altra cosa se focalizziamo il nostro equilibrio tra materialità (dimensione fisica) e spiritualità (dimensione sottile): alto e basso del nostro corpo, per intenderci. O se puntiamo l'attenzione tra parte anteriore (presente) e posteriore (passato) dello stesso.
Tutto si risolve in un gioco di equilibri alquanto difficile da raggiungere. E ogni oscillazione influisce inevitabilmente sul nostro modo di essere, di vivere, di relazionarci.
Il Covid-19 ha avuto il potere di evidenziare la nostra mancanza di equilibrio. La chiusura imposta ha illuminato la nostra eccessiva apertura, la presenza di limiti la nostra intolleranza e il nostro egoismo. La relazione con l'altro si è rivelata senza filtri in tutte le sue difficoltà. La propensione a eccedere nei bisogni materiali e la frustrazione che ne è derivata ha messo in risalto le lacune di una visione di crescita evolutiva condivisa. Allo stesso modo abbiamo dovuto farci i conti in tasca perché di fronte ad un presente instabile, il passato con le sue ferite ha giocato un suo ruolo. 
Insomma l'ottovolante emotivo che caratterizza i nostri giorni è specchio fedele del nostro disequilibrio.
Curioso il fatto che sia stato proprio il confinamento a presentarci i nostri limiti interiori ed esteriori.



Foto di Lucas Pezeta da Pexels