giovedì 22 novembre 2018

NON MI FIDO DEL MIO CUORE

Non mi fido del mio cuore
perchè so già che soffrirò ...

 Pino Daniele - Dubbi non ho


Non mi fido del mio corpo
perchè so già che soffrirò...

E di chi mi fido allora?


Oggi ascoltavo questa canzone e sono stata colpita dalla frase:

"Non mi fido del mio cuore perchè so già che soffrirò..."

ed è stato naturale pensare al corpo e a quanto sia difficile il suo ascolto consapevole

e il riporre la nostra fiducia in lui.

Se mi guardo intorno vedo grande confusione e smarrimento.

Non c'è più fiducia.

Forse le radici di questa mancanza sono da ricercarsi in noi stessi, prima di tutto.

venerdì 16 novembre 2018

SENTIRE IL CORPO

Spesso si chiede a chi si incontra "Come va?", sottintendendo, in primis, la salute. E spesso la risposta che si riceve è: "Bene e tu?".
Stiamo sempre tutti bene finchè non interviene veramente qualcosa di importante a fermarci.
Stiamo bene se abbiamo un leggero mal di testa, stiamo bene se siamo sfiniti, stiamo bene se abbiamo difficoltà a digerire o ad andare in bagno, stiamo bene se quel fastidioso mal di schiena non molla il tiro. Stiamo bene. E ne siamo pure convinti, d'altra parte chi si ferma è perduto.
E così, a poco a poco, abbiamo perso il contatto con il nostro corpo smettendo di percepirlo. I disagi si accumulano con le stagioni e senza accorgercene ci troviamo ad indossare costume, cappotto, impermeabile, maglioni e t-shirt, gli uni sopra gli altri con indifferente disinvoltura.
Ci siamo abituati a non essere in forma e questa situazione si è trasformata  nella nostra  normalità: acciacco più, acciacco meno, si va avanti. 
Il carico di vestiario che ci portiamo dietro si ingigantisce con il nostro star bene quotidiano e guai a dimenticare qualche capo, ci sentiamo subito a disagio.
Il benessere psicofisico è ormai un ricordo lontano nell’universo dei robot imbottiti.





lunedì 12 novembre 2018

LA LIBERTA' DI MOVIMENTO

La libertà di movimento 
è una conquista preziosa per la nostra realizzazione personale
e il corpo ne è uno specchio preciso.
La nostra rigidità e resistenza 
sono i limiti imposti alla nostra spontaneità.
Le nostre paure ci caricano  di tensione,
così come le nostre fragilità ci rendono insicuri.
La libertà di movimento 
è una conquista preziosa per la nostra realizzazione personale
e richiede tempo e maturazione.
Nasciamo flessibili, spontanei, elastici
e poco per volta lo dimentichiamo
perdendo coerenza con noi stessi.
Pensiero, sentimento e azione 
si disallineano
in un corpo controllato e teso.
La libertà di movimento 
è una conquista preziosa per la nostra realizzazione personale
e il corpo ne è uno specchio preciso.







giovedì 8 novembre 2018

LE CADUTE

Capita a tutti di cadere e farsi male. Inevitabilmente ci si rialza e poco per volta ci si riprende dal dolore. La guarigione del corpo non è mai disgiunta dalla guarigione interiore. 
Le cadute ci fermano e ci mostrano la nostra fragilità: accoglierla e farne un punto di partenza è il primo passo verso il benessere. A volte, però, ci rifiutiamo di accettare la nostra fragilità e altre volte scegliamo di crogiolarci in essa più del dovuto. Il nostro approccio alla caduta farà la differenza.
Affrontare una caduta non è mai semplice, soprattutto se questa caduta non si manifesta a livello fisico, ma attraverso un'esperienza di vita. Possiamo interpretare l'esperienza come un fallimento personale e giudicarci pesantemente (il mondo ci ha dimostrato che non siamo perfetti... e noi che pensavamo il contrario!) o possiamo permetterle di travolgerci emotivamente, sconvolgendoci più del necessario. Oppure possiamo valutare l'esperienza come un semplice passaggio di crescita verso la consapevolezza e imparare da essa.
Dalle cadute ci si può rialzare, ma dipende da noi sceglierlo.