La forza dentro di noi è un seme che va coltivato.
Oggi vorrei riflettere su queste parole, partendo dalla fisicità.
Ci sentiamo forti quando il nostro corpo risponde con flessibilità e prontezza alle nostre richieste. Naturalmente un buon tono muscolare è frutto di un allenamento regolare. Nessuno di noi nasce atletico, ma ognuno di noi, rispettando il proprio corpo e la sua elasticità, può migliorarne la forma fisica con una pratica costante. Un'immobilità prolungata del corpo si manifesta con rigidità e blocchi che solo un movimento lento e graduale può sciogliere. A seguito di queste considerazioni, possiamo identificare la forza fisica come una potenzialità che adeguatamente sviluppata renderà il nostro corpo pronto a rispondere alle nostre esigenze.
Questo significa poter contare sul proprio corpo nel rispetto della propria unicità.
Per iniziare a divenire consapevoli del nostro stato fisico, la pratica suggerita dal volume IL RITMO DEL CORPO rappresenta uno strumento efficace ed accessibile a tutti.
Allo stesso modo esiste una forza interiore che appartiene a ciascuno di noi e va sviluppata allo stesso modo. Non si nasce forti, ma lo si diventa imparando ad affrontare le difficoltà e le prove della vita con fiducia e sicurezza in se stessi. Siamo soliti definire le persone tutte d'un pezzo come persone forti: qui vorrei stimolare una riflessione sulla differenza tra forza e rigidità. La forza è flessibile e non presuppone una resistenza ad oltranza di fronte agli eventi, ma l'essere resilienti di fronte ad essi ( per approfondire il concetto di Resilienza ). La rigidità, al contrario, ci trasforma in un blocco di marmo capace di resistere fintanto che non intervengono situazioni in grado di disgregarlo (in quel momento la "forza rigidità" collassa nella debolezza che ha tentato inutilmente di proteggere).
A parole sembre tutto molto semplice, ma la pratica è tutt'altra cosa. Forse per via di una visione che identifica le debolezze e le paure in assenza di forza e ci induce a rifiutarle o a nasconderle persino a noi stessi. Il volume IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI propone di guardare alle cose cambiando prospettiva e stimola un percorso di accettazione consapevole; ne propongo un estratto:
"Le debolezze dell'essere non devono essere giudicate, ma accettate come parte di noi.
Il rifiuto o il contrasto non aiutano in alcun modo ad elaborarne il significato,
esplicitato nell'insegnamento che dobbiamo imparare per la nostra crescita evolutiva.
La via di fuga è solitamente il percorso più battuto,
ma, inevitabilmente, non farà che rimandare lo scontro con le stesse debolezze nel tempo.
La nostra più importante lezione evolutiva è proprio racchiusa nelle nostre debolezze,
e la loro accettazione,
volta al superamento delle stesse,
è un primo passaggio verso un'ascesa spirituale di rilievo."
Nessun commento:
Posta un commento