mercoledì 6 novembre 2019

VIAGGIARE CON IL PROPRIO CORPO

Immaginiamo di muoverci fisicamente all'interno del labirinto della nostra mente e immaginiamo di percorrere il vicolo cieco della rimuginazione e di trovarci di fronte ad un muro. Ci giriamo, torniamo indietro e cerchiamo un'altra via o ripercorriamo il vicolo della rimuginazione all'infinito? Probabilmente, a livello fisico non avremmo alcun dubbio...
Immaginiamo ora di percorrere il vicolo delle ferite sanguinanti per poter procedere oltre. Ci troviamo di fronte ad un percorso  che ad ogni passo ci provoca  dolore. Immediatamente cercheremo cosa ci sta causando dolore per evitare che possa continuamente nuocerci costringendoci a ripercorrere il vicolo più e più volte prima di riuscire a superarlo. Difficilmente continueremo a camminare indefessi subendo passivamente il dolore senza fare nulla.
Probabilmente, a livello fisico non avremmo alcun dubbio...
Immaginiamo ora di intraprendere la via delle difficoltà. Ostacoli e impedimenti ci sbarrano il cammino. Ci fermiamo, li osserviamo, scrutiamo attentamente l'area cercando soluzioni alternative al loro superamento. Difficilmente ci bloccheremo di fronte ad essi in attesa che magicamente scompaiano.
Probabilmente, a livello fisico non avremmo alcun dubbio...
Immaginiamo di trovarci di colpo a testa in giù. Prima di tutto cercheremo di capire come rimetterci in piedi. Per farlo cercheremo, molto probabilmente, di comprendere come siamo finiti a testa in giù per non vanificare i nostri tentativi ripetendo lo schema. Poi ci guarderemo intorno facendo tesoro della nuova prospettiva di osservazione e quando avremo valutato l'operatività necessaria al salto lo affronteremo senza incertezze per limitare un eccessivo afflusso di sangue al cervello. Stare immobili nel disagio non è contemplato e probabilmente, a livello fisico non avremmo alcun dubbio...
Ora immaginiamo la strada della "buona educazione". E' talmente stretta che ci manca il respiro e dobbiamo percorrerla mettendoci su un fianco e raschiando i muri. Ci sono gli slarghi del rispetto verso se stessi e della libertà di scelta, ma per usufruirne dobbiamo abbassarci fino a terra e strisciare attraverso un cunicolo fuori dalla strada della "buona educazione". Il che è una bella fatica e richiede coraggio, perchè ci accolliamo il rischio di essere noi stessi. Il nostro corpo sa quanto sia essenziale respirare a pieni polmoni e probabilmente non avrebbe alcun dubbio...
Gli esempi sono infiniti e lascio che ciascuno immagini il proprio viaggio con il corpo all'interno del dedalo delle proprie pippe mentali.
A volte le risposte più semplici le abbiamo davanti agli occhi - quelli fisici, intendo. 









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