Cammino in punta di piedi per non sprofondare.
Mi muovo leggera tra i fili rossi dei giudizi,
delle critiche, delle manipolazioni.
Osservo i fili tendersi, rompersi, aggrovigliarsi
e formare una rete intricata e fagocitante.
Il mio corpo sente il fuoco della rabbia che li colora,
lo sente fuori e dentro di sé.
Ogni tanto si scotta,
ma poi ricorda.
Ricorda che quel fuoco non è solo rabbia:
la rabbia ne è una sfumatura,
ma non lo definisce.
Le sue fiamme possono essere ardenti e divoratrici
o arrivare fino al cielo per colorarsi di blu
e creare arte e bellezza.
Cammino in punta di piedi per non sprofondare.
Conosco la mia fragilità, la vedo, la riconosco.
Conosco la mia forza, la vedo, la riconosco.
Cammino in punta di piedi per non sprofondare
in equilibrio tra terra e cielo
mantenendo vivo il fuoco della trasformazione.
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