Osservo il mio passo
e ascolto il mio corpo.
Procedo lentamente
e prendo consapevolezza del mio stare
e del mio movimento.
Perdo l'equilibrio, 
mi fermo, lo ritrovo 
e faccio tesoro dell'esperienza.
Osservo la simmetria dei gesti e della postura,
 ascolto le tensioni e le rigidità per poi rilasciarle.
Osservo il mio corpo
camminare tra terra e cielo
e ne assaporo l'appartenenza e l'integrazione.
Il passo di oggi 
è frutto del seme del passato
e germe del futuro:
mi muovo con la consapevolezza
di poter scegliere chi sono.
Foto Donatella Coda Zabetta
 
 
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