martedì 19 luglio 2016

RIFLESSI CONDIZIONATI E DINTORNI


"Tutti i nostri processi istintivi automatici quali le associazioni, il battito del cuore, la respirazione e la digestione possono essere in qualche misura controllati. E' qui che possiamo cominciare a parlare di "lavoro su se stessi", per quanto sia qualcosa di relativamente esterno. Noi per esempio abbiamo nel modo di sedere, di stare in piedi e di camminare e di muoverci degli atteggiamenti che spesso costituiscono uno spreco di energia e nuocciono al funzionamento del nostro organismo. Se prestiamo attenzione allo stato dei nostri muscoli, avviene di solito che li troviamo innecessariamente tesi. Stanno ciecamente reagendo agli stimoli provenienti dalle nostre emozioni e associazioni, oppure stanno reagendo all'ambiente. Attraverso l'influenza organizzatrice delle energie più elevate è possibile rilassarli. Ma vi sono anche atteggiamenti e tensioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Quando cominciamo a studiarli, ci possiamo rendere conto che tutti insieme essi producono come risultato un uomo che può ingannare non solo gli altri, ma anche se stesso."


Sia nel libro "IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI" sia ne "IL RITMO DEL CORPO" focalizzo l'attenzione sul valore di un lavoro consapevole di questo tipo. Imparare a respirare profondamente e a utilizzare una postura corretta porta innegabili benefici al nostro benessere pisco-fisico. Il lavoro sulle emozioni è altrettanto importante, così come lo è il contenimento della tendenza a Re-Agire. Imparare a osservarsi attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica può essere molto divertente, se si è dotati di umiltà e senso d'umorismo ;-)

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